lunedì 25 aprile 2011

IFIORIBLU: Uova a sorpresa

Un braccialettino di plastica!
Cioè...non è che mi aspettassi un Rolex, però qualcosa di più intrigante potevano anche mettercelo in quest'uovo...chessò...un anellino in similperltro, una bussola delle giovani marmotte, un portachiavi di Padre Pio...no, che poi uno dice: "cosa pretendi per trentacinque euro?...vabbene, però, caspita! Un braccialettino di plastica con l'elastico smollo.
Scommetto che le uova di Pasqua di quelli delle alte sfere non sono mica ripieni di plasticume o pataccami...lì magari il Rolex ce lo trovi davvero.
Invidioso? No, per carità, è solo che a fare pensieri come questi, ci si deprime un po'...cioè, quando cominci a misurare i gradini della scala sociale con le uova di cioccolata vuol dire davvero che si sta camminando sulle uova...e che la frittata è lì dietro l'angolo.
Ecco, per dire, le uova dei politici...quelle lì sì che c'avranno dentro delle sorprese interessanti...già me li vedo, a farsi l'ovulazione fraterna in transatlantico: "Oh, ma che bell'uovo, per me? Ma grazie, non ti dovevi disturbare, tieni, questo è per te, grazie, grazie, ossequi alla famiglia..."
A ognuno il suo...ad esempio...Bossi...mi immagino un bell'ovone di cioccolata, rigorosamente bianca, mi sembra ovvio.
Dentro...il federalismo...tutto dorato, con la base in marmo di Carrara...magari meglio in marmo di Verona, è già più al nord...bello, da tenere sul caminetto e da usare solo nelle giornate di pioggia come argomento di conversazione con gli amici: "feralismo qui, federalismo là, eccetera, eccetera, eccetera".
Bersani...ecco Bersani...mi immagino un uovo non enorme, neanche grande, diciamo di dimensioni mediopiccole...ma con vocazione maggioritaria, avvolto in lucida carta rossa...almeno l'involucro...poi la sostanza sarà tutt'altra cioccolata...dentro, una capsula di plastica, con un foglietto che dice: "hai vinto le elezioni!"...eh! questa sì che sarebbe una sorpresa, no?
...e Berlusconi?...Grande, immenso, a due piani, mansardato con dependance annessa ad Antigua...tutto azzurro, con la carta luccicosa piena di paillette.
E dentro? Donne? Naaaa, troppo facile...troppo scontato...secondo me, uno specchio, uno a uno, in modo da specchiarcisi tutto, con la scritta "Il tuo miglior amico", per lunghe e appaganti conversazioni.
Vabbè, mi sono sfogato, ho ancora un uovo da aprire, questo è costato ancora meno, vediamo che c'è dentro...un portachiavi di Scilipoti? Ok, è meglio il braccialetto di plastica.

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lunedì 18 aprile 2011

IFIORIBLU: Educazione all'Antigua

Salve, mi scusi, si può?
Ero venuto per iscrivere i miei figli alla vostra scuola.
Essì, sa com'è, noi ai figli ci teniamo, li vogliamo educare secondo i valori della dottrina cristiana, mica li potevamo mandare ancora in quelle scuole pubbliche, piene di quella gente lì che mangia i bambini, sa quali dico, no? quellilì...comesichiamano...sì, quelli come i giudici...i...i...i comunisti, ecco!
Lei capisce, vero? Comunque, noi si avrebbe deciso di iscriverli qui, da voi, vede, ho anche il buono sconto che ha inviato il premier alle famiglie bisognose, mi è arrivato giusto ieri per posta...ah, l'offerta è un tre per due...ma noi abbiamo solo due figli...possiamo usufruire dello sconto della settimana eucaristica, beh...allora, se c'è comunque la possibilità di risparmiare un po', magari qualche sacrificio lo facciamo...ma...le tariffe? Mi può dire qualcosa di più sul costo?
Un depliant?...sissì...vedovedo...la scuola è bellissima, c'è pure la piscina...serve per i battesimi, vero? Ah no? scusi, sa...avevo pensato che visti i valori cristiani...solo corsi di nuoto, certocerto...bello...bello...caspita! Un po' altine le rette!...certo...capisco...insegnati madrelingua...pesce al venerdì..eppoi ci sono i valori cristiani...eggià...in fondo è per quello che siamo qui, no?...per i valori...allora, mi dica, quanto fa?

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venerdì 15 aprile 2011

In ricordo di Vittorio Arrigoni, dal suo blog...restiamo umani

Gaza: pioggia di fuoco
“Ho lasciato le mie cugine che stavano lavando i panni nel cortile di casa, quindi mi sono avviato verso la moschea per la preghiera di mezzogiorno. Non avevo ancora camminato per 500 metri quando ho sentito il boato, e giratomi di scatto ho visto il fumo salire sopra la nostra casa”.
Mentre ci offrono il caffè e i datteri rituali sotto la tenda della veglia funebre, Nidal continua il suo racconto.

“Sono precipitato indietro con alcuni familiari e appena varcata la soglia di casa la scena raccapricciante: tutte 4 donne stavano stese a terra, Najah era già cadavere mentre sua figlia Nidal è spirata fra le mie braccia. Abbiamo caricato le altre 2 sorelle, Nida e Fida su 2 auto e siamo corsi incontro alle ambulanze. “
Ad Al-Farahin, Est di Khan Younis, un drone UAV israeliano, uno di quegli velivoli senza pilota comandati a distanza che qui a Gaza chiamano “zannana”, ha mirato e fatto centro su un gruppo di donne. Il missile è esploso a mezzo metro da Najah Harb Qdeah, 45 anni, uccidendola sul colpo. Nidal Ibrahim Qdeah di 20 anni, è morto poco dopo, Fida di anni 15 è rimasta seriamente ferita ad una gamba mentre Nida Qdeah, un’altra bambina di 12 anni, sta lottando in questo momento fra la vita e la morte all’ospedale Europa di Khan Younis.
La giornata di oggi era cominciata seguendo lo stesso copione di morte e terrore di quella di ieri: elicotteri Apache, caccia bombardieri f 16 e droni concentrati nel loro fuoco da nord a sud della Striscia. Questa mattina, prima dell’attacco alla famiglia Qdeah, sempre a Est di Khan Younis, durante un bombardamento venivano uccisi 2 guerriglieri di Hamas e contemporaneamente a Rafah 3 civili venivano feriti gravemente. A Qarara, nel centro della Striscia di Gaza, moriva sotto le bombe Talal Abu Taha, un civile di 55 anni.
Nel pomeriggio altri 4 guerriglieri della resistenza palestinese uccisi a Est e a Nord di Gaza city.
Verso sera, le sofisticate apparecchiature israeliane tornavano a puntare sui civili e precisamente un gruppo di bambini che stava giocando a calcio nei pressi di Shujaiyeh: 2 bambini uccisi e feriti un’altra decina di minori di diciotto anni.
Uno dei corpi dei piccoli, non ancora identificati è arrivato all’ospedale Al Shifa decapitato.
All’ora in cui sto scrivendo, le 22:30 locali, gli ospedali sono in stato di allerta, e molti letti sono già occupati da feriti gravi, per la maggioranza civili. Fra questi, due donne colpite da schegge di proiettile a Zeitoun, quartiere est di Gaza city e un paramedico palestinese, rimasto seriamente ferito mentre cercava di evacuarle dalla zona dei bombardamenti.
Gli sporadici lanci di razzi artigianali dei guerriglieri palestinesi, oggi non hanno provocato feriti in Israele, ne tantomeno sostanziali danni alle cose.
Sotto la tenda funebre allestita per raccogliere il cordoglio per le donne assassinate ad Al Fahraeen, Nidal non trattiene la sua rabbia: “la comunità internazionale dovrebbe prendersi cura dei civili oppure no? Dov’è ora? Dove stanno? Tutti in Libia? Uccidono i nostri bambini, fanno a pezzi le nostre mogli e le nostre figlie e dove sta l’ONU?”
Maheer, un altro cugino delle vittime incalza: “dopo l’attentato a Gerusalemme, l’opinione pubblica israeliana è assetata di sangue , e anche se noi gazawi non c’entriamo niente, ecco che il governo di Tel Aviv li tieni buoni compiendo questi massacri a Gaza. Tanto per dimostrare quanto polso hanno, che controllano la situazione”.
Comunico loro che il portavoce dell’esercito israeliano dopo le molte vittime civili di questi due giorni ha espresso il suo dispiacere, ma allo stesso tempo ha accusato Hamas di utilizzare i civili come scudi umani.
Nidal e Maheer quasi non si trattengono sulle sedie.
Nidal: “hanno apparecchiature così sofisticate da riuscire dal cielo a leggere l’ora sul display del tuo orologio, e come è possibile che abbiano commesso un errore così marchiano da bombardare un cortile di una casa dove alcune donne stendevano dei panni?”
Le ultime notizie parlano di bombardamenti via terra a Zaitoun e via area a Nord di Gaza city.
Mi immagino quel soldato che è al posto di comando del drone che ucciderà anche questa notte, come se stesse vivendo una realtà virtuale, e gli omicidi punti accumulati sullo schermo di una mortifera playstation.
Il governo della Striscia è tornato anche oggi a chiedere una tregua, ma la sensazione è che siamo ancora distanti dal game over di terrore e omicidi.
Ahmed mi ha appena chiamato al telefono: “Victor, hai del pane in frigo? Dai usciamo, conviene fare scorte”.

Restiamo Umani

Vik da Gaza city

lunedì 11 aprile 2011

IFIORIBLU: Agenzia cuori solitari

"Permesso? Si può? Buongiorno...sssenta, ho visto la reclame in tivvù, sa quella in cui si diceva che qui avete un sacco di gente che si sente sola e ho pensato che...beh sì, vede stavo cercando anch'io una sistemazione per il futuro, capisce? per non sentirmi più solo e ...come scusi?...devo attendere in quella saletta? Ok, va bene, allora aspetto lì."
Che ansia! cioè...insomma è la prima volta che vengo in uno di questi posti, è naturale che sia un po' nervoso, no?
Però, guarda quante inserzioni appese al muro...beh, allora c'è speranza...coraggio, leggiamo questa: "Sto cercando l'anima gemella, che sia un buon lavoratore, disponibile a ridurre le pause pranzo al minimo e ad intensi straordinari notturni"...mmmmm...esigentina...no, mi sa che non è il mio tipo, vediamo quest'altra: "Sei anche tu un sognatore? Disposto a impegnarti seriamente in un rapporto produttivo per centrare grandi obbiettivi? A sacrificare le ferie e le domeniche per raggiungere sempre nuove mete?"...mmmm...anche questa non scherza mica...vediamo qui: "ti cerco lavoratore indefesso"...no, no...vediamo qua: "anche interinale, ma solo se disposto a tutto"...oh, ma son tutte così?!
No dico, uno viene in posti come questi nella speranza di trovare, non dico l'amore, ma almeno un bel rapporto a tempo indeterminato, uno di quelli "patti chiari, amicizia lunga", e invece trovi solo un campionario di arpie pronte a sfruttarti e a farti proposte stile "prendere o lasciare"...altro che l'amore!
Lo sapevo che non dovevo fidarmi dello spot alla Tivvù, già la testimonial sembrava la dottoressa Tirone: "Noi imprenditori ci sentiamo soli"...ah, le aziende...son tutte uguali!

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lunedì 4 aprile 2011

IFIORIBLU: Celo...celo...manca!

Celo...celo...manca!
Caspita, me la dai?
Dai, su, magari tu ce l'hai anche tripla o quadrupla, non fare il puzzone..dai, io te ne do tre, anzi quattro per quella lì...ti do...ti do...ecco queste qui: concussione, corruzione, mafia e 'ndrangheta...e lo so che non ce l'hai, non ce l'hanno mica tutti, invece io di queste ce n'ho tante...doppie, triple...ah, non lo fai quell'album? Peccato...
Vabbè allora ti do queste altre: disoccupazione e lavoro precario, sono forti queste, vero?
Ah...non fai neanche quell'album lì...certo che sei difficile...e ho visto che c'hai degli altri stickers...legalità, sviluppo, ecologia...io di quelle figu non ne ho mica tante...cioè, le avevo, ma le ho date via tutte per queste qui...oh, mi sembravano più fighe...però non le vuole nessuno...senti e se ti do questa serie qui? Sono tutte le figurine dell'album del parlamento italiano...si, dai, ti do la raccolta completa...tu che mi dai in cambio?
Questa? Eccheè?
Riciclo?
No guarda, allora non mi serve far cambio...questa raccolta qui si ricicla già da sola.

La vignetta settimanale invece la trovate QUI