martedì 15 febbraio 2011

IFIORIBLU: dieciallaterza

C'era una volta uno, uno qualsiasi.
A uno qualsiasi rugava parecchio di essere uno qualsiasi.
Un bel giorno pensò bene che per contare qualcosa, avrebbe dovuto
accompagnarsi a delle nullità, così da risaltare.
Si diede un gran daffare per farsi degli amici nullità, girò il mondo, andò
anche a cantare sulle navi, cercò anche di avvicinarsi all'algebra
socializzando con una certa incognita, P2.
Alla fine riuscì a trovare un po' di amici nullità, che messi insieme
facevano un bello zero.
Facendosi seguire da loro, uno qualsiasi adesso sembrava un dieci, ma non
era abbastanza, lui avrebbe voluto essere almeno un cento...gli serviva più
potenza.
Si mise in contatto con certi amici di suo padre, i signori Ma & Fia, che,
in cambio di favori futuri, gli diedero un sacco di soldi.
Uno qualsiasi che sembrava dieci decise di speculare con quei soldi
costruendo tante case e comprandosi un po' di televisioni.
Adesso a uno qualsiasi che sembrava dieci era spuntata una potenza sopra al
capo, un bel "al quadrato", per cui sembrava cento.
Ma uno qualsiasi che sembrava cento voleva sembrare ancora di più, voleva
essere un mille...serviva ancora più potenza.
Giacchè aveva anche la polizia alle calcagna per le sue frequentazioni con i
signori Ma & Fia, decise di buttarsi in politica e diventare il capo del
paese della matematica.
Fai di qua, corrompi di là, uno qualsiasi riuscì a farsi comparire sulla
capoccia una bella potenza "al cubo", per cui ora sembrava mille.
Siccome sembrava un mille se ne andava in giro pavoneggiandosi e mostrando
tutte le più belle qualità che non gli appartenevano, come onestà, umanità,
intelligenza e perfino virilità.
Peccato che uno qualsiasi non avesse capito che se sei uno qualsiasi, uno
qualsiasi resti, puoi circondarti di nullità o cercare forza nelle potenze
altrui, ma non potrai mai valere quanto chi mille ci è davvero...e prima o
poi gli altri numeri se ne accorgono.

La vignetta settimanale è QUI

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