lunedì 2 maggio 2011

IFIORIBLU: Guerre buone

...buona, buona, buona...cattiva...buona, buona...cattiva..eh?
Che faccio?
Distinguo le guerre buone da quelle cattive.
Eh? come si fa? Oh beh, ma è facile, prima di tutto bisogna guardare la buccia, che deve essere bella lucida di motivazioni altruistiche e umanitarie, tipo, chessò, un dittatore da rovesciare, un popolo da aiutare, un super ricercato da far fuori...cose così insomma; poi è importante vedere se c'è un bel marchio di qualità appiccicato sopra, tipo un avvallo internazionale, il sigillo di una qualche triplice alleanza, in certi casi basta anche un bollino dell'ONU; infine la polpa deve risultare soda e piena, soprattutto di missili intelligenti e di contingenti di pace...ecco, se ci sono tutte queste cose, allora quella lì è una guerra buona.
Certo, non è detto che se una cosa è buona per uno lo sia anche per un altro, i gusti son gusti, no?
Per dire, metti che a te viene l'acquolina in bocca all'idea di una bella guerra in Libia...mica è detto che piaccia a tutti quella guerra lì...per i libici, ad esempio, può risultare indigesta...magari qualche missile va di traverso a qualche civile ed ecco che per loro non è più buona.
Comunque mica si può accontentare tutti, e poi le guerre buone nascono soprattutto come prodotto da esportazione, se qualche paese che le riceve non le trova di suo gusto sono affari suoi...la buccia è lucida, la polpa è soda, c'è pure il bollino dell'ONU...che vuoi di più?
...buona, buona, buona...cattiva...buona, buona...

La vignetta della settimana invece la trovate QUI

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